Allenamento Funzionale per la Scherma Storica

Allenamento Funzionale per la Scherma Storica

Prima di parlare di allenamento funzionale per la scherma storica definiamo cos’è la scherma storica.

Che cos’è la Scherma Storica?

La scherma storica è molto diversa dalla scherma olimpica che noi tutti siamo abituati a vedere. Non è solo un combattimento con la spada ma un’arte marziale che comprende l’uso di armi come lance, daghe, azze, armi percussive oltre a una costante pratica della lotta.
Cosa distingue la scherma storica da quella olimpica? L’uso di armi identiche in forma peso e misure a quelle impiegate nel passato.
L’equipaggiamento difensivo  corrisponde alle protezioni moderne come maschere e giacche da scherma storica (ispirate ai gambeson, giacche imbottite che si mettevano sotto l’armatura), ginocchiere e gomitiere, parastinchi e protezioni per gli avambracci e guanti imbottiti.
La Scherma Storica fa parte delle HEMA. HEMA è l’acronimo di Historical European Martial Arts.
Le HEMA sono tutte quelle tecniche di combattimento comuni nel periodo storico che va dal 1200 d.C. al 1800 d.C. e che si basano sulla traduzione e sullo studio di trattati scritti  da maestri d’arme dell’epoca presa in considerazione, quindi un loro studio scientifico,  filologico e applicativo.
La Sala d’Arme è il luogo in cui si praticano le HEMA.  Loro scopo è la ricostruzione delle tecniche di combattimento armate o disarmate, diffuse nell’Europa medievale e rinascimentale e la loro applicazione realistica e funzionale.

Le discipline più praticate sono:

  • Spada lunga, anche definita spada a due mani
  • Spada e brocchiero (piccolo scudo da pugno)
  • Spada sola, o anche spada da lato (rinascimentale)
  • Spada a Striscia Barocca (1600-1700)
  • Sciabola (1800)
  • Lancia
  • Daga
  • Abrazar (wrestling medievale)

Queste Elencate sono solo alcune delle discipline, quelle più praticate. Le HEMA in realtà sono molto più numerose.

Velocità, resistenza e forza

La scherma storica e tutte le HEMA  sono delle arti marziali e come tali, l’atleta dovrà allenarsi a sviluppare e migliorare la rapidità e la velocità, la resistenza e la forza.

La forza, in termini di fisica  F=m *a (forza = massa*accellerazione), è fondamentale in uno schermidore, che deve essere in grado di rompere le difese dell’avversario e a sua volta resistere all’offesa dell’avversario. E’ strettamente legata alla capacità di coordinazione dello schermidore,  questa forza deve essere espressione di gesti armonici e tecnicamente corretti.
L’allenamento della forza coinvolge l’uso di esercizi di resistenza allo scopo di incrementare la forza, questa resistenza può essere data sia dal proprio peso corporeo ( esercizi a corpo libero) sia da attrezzi quali attrezzi della pesistica.

La resistenza è la capacità dell’organismo di durare in un lavoro il più a lungo possibile, quindi, eseguire per lungo tempo un’attività fisica che impiega più gruppi muscolari insieme all’apparato cardiocircolatorio  e respiratorio.
La resistenza per uno schermidore è fondamentale, in quanto la durata di un incontro può variare da un minimo di 3 minuti a un massimo di 5. La resistenza sarà di breve durata nel primo caso, di lunga durata nel secondo. Inoltre lo schermidore utilizza la maschera, che rende leggermente difficoltosa la respirazione, e deve mantenere alto il livello dei colpi e la rapidità di reazione.  La resistenza di lunga durata è un’attività aerobica con prevalente impegno dell’apparato cardiocircolatorio e respiratorio tempo di esecuzione del lavoro supera i 10 minuti. La resistenza di breve durata è un’attività con predominante impegno del meccanismo anaerobico-alattacido e determina un buon sviluppo di resistenza alla forza e resistenza alla velocità. Per allenare la resistenza di uno schermidore, si potrebbe utilizzare un metodo continuo di esercizi a corpo libero, con lavoro lungo e lento, per gli adattamenti muscolari e per il metabolismo aerobico. Oppure utilizzare circuiti con 6/10 stazioni con esercizi a corpo libero  che coinvolgono più masse muscolari su cui lavorare contemporaneamente in ogni singola stazione.

I muscoli di uno schermidore devono essere elastici perché i colpi devono essere tirati alla massima velocità e devono essere riportati con la stessa velocità alla posizione di guardia.  Per rapidità si intende la capacità di eseguire azioni motorie in un tempo minimo e senza produzione di affaticamento. Lo schermidore  deve possedere una buona rapidità percettiva, rapidità di anticipazione dell’avversario, rapidità nella presa di decisioni, rapidità di reazione, rapidità generale d’azione.

Chi è lento perde!

Per la rapidità gli esercizi consigliati sono il lavoro a corpo libero pliometrico e il lavoro contro resistenza.

Dunque, uno schermidore deve avere una buona resistenza ed essere forte e rapido, tutto questo per resistere per tutta la durata degli incontri, prevedere, schivare e difendere/attaccare rapidamente e avere abbastanza forza da contrastare la forza del colpo dell’avversario. L’ideale sarebbe allenarsi sia nella sala d’arme di appartenenza con un lavoro di functional trainig, che in una sala pesi per migliorare la propria forma fisica.

Come si allena un atleta HEMA in una sala d’arme?

Una lezione inizia solitamente con la spiegazione delle tecniche riportate sui manoscritti.  Una volta terminata la spiegazione da parte dei maestri d’arme, si inizia il riscaldamento.

Il riscaldamento consiste in una corsa leggera della durata di 5 minuti, seguita da stretching dinamico e mobilitazione delle articolazioni. Per la durata totale di 10 minuti.

Segue  al riscaldamento, il functional trainig, della durata di 20 minuti. Questa consiste nell’esecuzione di esercizi a corpo libero per tutto il corpo quali squat, affondi, addominali, plank, estensioni in quadrupedia, push up e tutte le loro varianti. Questi esercizi verranno organizzati in più circuiti diversi tra loro, con un recupero attivo tra un esercizio e l’altro del circuito. Oltre ai circuiti di preparazione atletica, vengono svolti esercizi che prevedono l’uso della spada, per imparare a maneggiare l’arma, per una corretta respirazione nell’esecuzione del gesto, per capire in che modo colpire e dove colpire (con l’ausilio di un manichino).

Terminata la fase di preparazione atletica si passa alla fase della tecnica, ovvero all’esecuzione della tecnica spiegata precedentemente prima di iniziare l’allenamento.

Si passa, infine, alla fase dello stretching, che riguarderà  i muscoli che sono stati impiegati durante le fasi precedenti.

L’allenamento si conclude con lo sparring che consiste in una libera forma di allenamento, una lotta vincolata da regole informali per evitare infortuni e ferite.  Lo sparring solitamente si pratica a fine allenamento, indossando l’equipaggiamento necessario per evitare infortuni di qualsiasi tipo.  Nello sparring si provano le tecniche studiate in precedenza con un impatto più realistico, cercando di essere il più possibile coerenti con il manoscritto. Lo sparring è importante come allenamento propedeutico per i tornei.

Silvia di Bartolo, preparatore atletico Sala d’Arme Aquila Gladiatrix

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